San Gregorio VII, il Papa che umiliò l’imperatore, torna nella sua Sovana

Con la festa della Presentazione al tempio di Gesù, la cosiddetta candelora, inizia ufficialmente l’Anno Gregoriano, indetto dalla diocesi di Sovana, Pitigliano e Orbetello per celebrare i mille anni dalla nascita di San Gregorio VII, Ildebrando da Sovana, che nacque nel grazioso borgo (frazione di Sorano) proprio mille anni fa. Una ricorrenza che la Diocesi ricorderà solennemente per tutto il 2020. Si accendono così i riflettori su un Papa straordinario che ha cambiato la storia, sottomettendo l’Impero al Papato. Infatti Gregorio VII, rigoroso sui principi, (con la lotta alla simonia e al concubinaggio nel clero) fu anche un grande innovatore dando inizio a quella che sarà chiamata la “lotta delle investiture” con la quale rivendicò con forza il diritto di nominare i vescovi, sottraendolo all’imperatore.

San Gregorio VII il papa cui s’inchinò Enrico IV

Papa Gregorio VII, il Papa di Sovana che umiliò l’Imperatore, è stato certamente tra i più grandi papi della storia. Sicuramente il più importante fra quelli vissuti nell’XI secolo.

Nel corso del suo pontificato è riuscito a mettere in atto una profonda Riforma della Chiesa, svolgendo un ruolo importante nella lotta per le investiture, che lo pone in contrasto con l’Imperatore Enrico IV.

Il culto tributatogli sin dalla morte fu ratificato nel 1606 da Papa Paolo V, che ne proclamò la santità.

Comunque Gregorio VII è soprattutto famoso per aver strappato all’impero il potere universale, emanando il “Dictatus Papae.”

Ildebrando da Sovana

Secondo la tradizione il Papa, che ha cambiato le sorti della storia, nasce a Sovana nel 1020 dal fabbro Bonizone il quale al fonte battesimale vuole che sia chiamato Ildebrando. Riceve la prima formazione a Roma dallo zio, abate di Santa Maria in Aventino. Tra i suoi maestri c’è anche Giovanni Graziano, che diviene poi papa Gregorio VI. E’ certo che quando l’imperatore Enrico III depone Gregorio VI e lo esilia in Germania, nel 1047, Ildebrando lo segue.

La sua permanenza e formazione in Germania è molto importante per la sua successiva attività ecclesiale. Nel 1047, dopo la morte di Gregorio VI, trascorre 2 anni nell’abbazia di Cluny. Ritornato a Roma, gli vengono conferiti importanti incarichi grazie al sostegno di Leone IX. Nel 1059, alla morte di Leone viene nominato arcidiacono. Da quel momento e da quell’anno diviene uno dei personaggi più influenti dell’intera corte pontificia. Dopo la morte di Alessandro II, il popolo e il clero di Roma lo acclamano Papa e l’imperatore Enrico IV ratifica l’elezione.

All’epoca di Gregorio la Chiesa è minacciata da una grave crisi interna dovuta al disordine e alla corruzione del clero ed alle investiture laiche concesse agli ecclesiastici che disgregano l’unità stessa della Chiesa. Contro la corruzione si sono da tempo levate voci perché si proceda a una generale riforma della Chiesa. Gregorio VII si prepara ad affrontare tali problemi con grande tenacia, ma la questione delle investiture lo coinvolge in una grande lotta con l’Imperatore Enrico IV.

Scomunicato, l’imperatore si presenta a Canossa a piedi nudi, vestito con il saio del penitente, per chiedere in ginocchio a Gregorio VII l’assoluzione. Quando però l’ha ottenuta e ha superato le difficoltà da cui in Germania il suo potere imperiale è stato messo in crisi, torna nuovamente contro Gregorio VII.

E così l’imperatore Enrico IV, scomunicato dal Papa, entrò trionfalmente a Roma nel 1084, costringendo Gregorio a barricarsi a Castel Sant’Agelo. Il pontefice chiamò in suo aiuto il Guiscardo. Avutane notizia l’imperatore, che temeva la potenza del normanno, si allontanò da Roma. Le truppe normanne, 7.000 cavalieri e 30.000 fanti, entrarono a Roma liberando il pontefice. Però i soldati del duca d’Altavilla devastarono e saccheggiarono completamente l’Urbe. Il rapporto già labile tra il Papa e romani si ruppe del tutto e Gregorio VII fu costretto all’esilio a Salerno.

L’ingresso trionfale del Guiscardo a Salerno, con i carri pieni del bottino portato da Roma e con il Papa “sotto protezione”, contribuì ancora di più a rendere epica la sua figura. La sua forza era temuta in tutto il mondo ed anche l’imperatore Enrico IV aveva preferito scappare invece di affrontarlo.

Papa Gregorio VII a Salerno

Gregorio VII trascorse gli ultimi anni della sua vita a Salerno, dove consacrò la Cattedrale e verso la fine dell’anno convocò il suo ultimo concilio, in cui rinnovò la scomunica contro Enrico IV e Clemente III, l’antipapa eletto dall’imperatore. Il 25 maggio 1085Gregorio morì. Fu sepolto in abito pontificale in un sarcofago romano del III secolo. Sulla sua tomba fu scolpita la frase: “Ho amato la giustizia e ho odiato l’iniquità: perciò muoio in esilio.” Fu canonizzato nel 1606 da Papa Paolo V.

PROGRAMMA ANNO GREGORIANO:

APERTURA DELL’ANNO GREGORIANO

Orbetello, sabato 1 febbraio
Concattedrale di Santa Maria Assunta
– ore 21:00, Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. Gianni Roncari con l’assistenza dei Canonici della Cattedrale

Pitigliano, domenica 2 Febbraio
Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
– ore 11:00 Piazzetta della Fortezza Orsini, benedizione delle candele e processione introitale verso la Cattedrale
– ore 11:30 Santa Messa presieduta dal Vescovo S.E.R. Mons. Gianni Roncari con l’assistenza dei Canonici della Cattedrale


TRASLAZIONE DEL CORPO DI SAN GREGORIO VII PAPA A SOVANA
dalla Cattedrale di Salerno all’antica Cattedrale di Sovana

Sabato 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro
Arrivo del corpo di San Gregorio VII nell’antica Cattedrale di San Pietro a Sovana
– Vespri solenni presieduti dal Vescovo diocesano Mons. Gianni Roncari con l’assistenza dei Canonici della Cattedrale alla presenza delle varie autorità


PELLEGRINAGGI DELLE VICARIE

Domenica 8 Marzo
Pellegrinaggio all’antica cattedrale di Sovana del Vicariato del Fiora
Presiede la Santa Messa S.E.R. Mons. Eugenio Binini
Vescovo emerito

Domenica 15 Marzo
Pellegrinaggio all’antica cattedrale di Sovana del Vicariato del Nord Albegna
Presiede la Santa Messa S.E.R. Mons. Guglielmo Borghetti
Vescovo di Albenga-Imperia

Domenica 22 Marzo
Pellegrinaggio all’antica cattedrale di Sovana del Vicariato del Mare
Presiede la Santa Messa S.E.R. Mons. Mario Meini
Vescovo di Fiesole

Domenica 29 Marzo
Pellegrinaggio all’antica cattedrale di Sovana del Vicariato della Montagna
Presiede la Santa Messa S.E.R. Mons. Augusto Paolo Lojudice
Arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino


SOLENNITÀ DI SAN GREGORIO VII
Patrono della Diocesi e concittadino di Sovana

Lunedì 25 Maggio
– ore 18:00 a Sovana nell’antica Cattedrale di San Pietro, Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vaticano e concelebrata dai Vescovi della Toscana


DIOCESI IN UDIENZA DA PAPA FRANCESCO

Sabato 12 Settembre
Papa Francesco, successore di Pietro e di Gregorio VII, incontra in udienza privata in Vaticano la Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello


CHIUSURA DELL’ANNO GREGORIANO

Domenica 1° Novembre

Per ulteriori notizie e informazioni sulle visite guidate per gruppi e famiglie a Sovana, Sorano e Pitigliano in occasione dell’ Anno Gregoriano contattare il 3388618856

Tesori di Etruria